Si legge nelle leggende che vi fu un’altra donna nella vita di Adamo, prima che apparisse Eva. Il suo nome era Lilith e la sua figura è stata associata a un demone notturno babilonese. Si suppone che ella sia stata la prima moglie di Adamo, creata dalla terra proprio come lui e che in seguito si ribellò al suo volere scappando dall’Eden.
Secondo alcuni recenti studi Lilith rappresenta una divinità femminile del culto della grande Madre Terra (forse connessa con la divinità sumerica di Belith), adorata dai popoli presemitici che abitavano la Palestina e contro cui si scontrarono gli ebrei. Rappresenta un momento di passaggio dalle culture matriarcali originarie verso quelle patriarcali. La sua cacciata dall’Eden è un chiaro simbolo della religione patriarcale che scaccia le vecchie Dee della fertilità . Nonostante ciò possiamo notare come Lilith riesca comunque a generare figli con Adamo stesso, inficiando la sua unione con Eva. Nella tradizione Adamo, per espiare le sue colpe (il desiderio verso Lilith), scelse di passare un secolo in astinenza sessuale e durante questo tempo la prima sposa riuscì ad avare rapporti con lui e a generare dei figli. Lilith: spirito del vento, padrona delle acque e di tutto ciò che viveva in esse. Appare nelle pagine del Talmud, del Midrash e del libro dello Splendore. Appare come la femminilità creatrice, indipendente e ribelle che si impone quale pari del suo compagno.
In tempi recenti Lilith è assurta al simbolo della femminilità schiacciata dalla prepotenza della cultura patriarcale maschilista, per cui viene particolarmente considerata nella cultura della Wicca.
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