Il pendolo è un antico e affascinante strumento di indagine, che attraverso le sue oscillazioni permette di valutare l’energia di ciò che ci circonda, fino a conoscere più profondamente noi stessi.
Nel corso della storia, il movimento oscillatorio del pendolo è stato utile all’ingegno umano per numerose finalità e scoperte, sia in ambito scientifico che magico: il pendolo è stato applicato alla dimostrazione della rotazione terrestre e alla misurazione del tempo, nonché utilizzato ampiamente nelle più svariate pratiche tra cui radiestesia, divinazione e tecniche di ipnosi.
Il pendolo amplifica le vibrazioni che tutti gli elementi emettono per loro natura e che la nostra parte sensitiva percepisce inconsciamente. Con il pendolo ci si dispone interiormente ad ascoltare queste vibrazioni, andando oltre le comuni dimensioni dello spazio e del tempo.
Il pendolo e la divinazione

Si crede che il pendolo divinatorio rappresenti un ponte tra conscio e subconscio, in grado di portare alla luce aspetti di noi stessi nascosti in profondità.
Il legame che l’operatore instaura con il proprio pendolo è strettamente personale, tant’è che il pendolo dovrebbe essere maneggiato sempre dalla stessa persona per non rischiare di confonderne i flussi energetici. Maggiore sarà il suo utilizzo più forte diventerà il legame e imparando a conoscere e interpretare il nostro pendolo otterremo risposte sempre più precise.
Come funziona un pendolo divinatorio?
Servirsi del pendolo come strumento divinatorio è semplice, ma come per tutte le pratiche necessita di tempo e allenamento.
Quando si pone una domanda è il nostro subconscio a rispondere, attraverso i movimenti circolari del pendolo. Movimenti in senso orario e antiorario, che vengono interpretati come una risposta positiva o negativa. È importante ricordare che il pendolo risponde solo a domande precise e darà sempre risposte per esclusione, come sì o no, vero o falso, lontano o vicino, ecc.
La prima cosa da fare è imparare ad interpretare le risposte del pendolo. Si consiglia quindi di porre una serie di domande che ristringano il campo da generale a specifico e di cui conosciamo già le risposte.
Ad esempio possiamo iniziare chiedendo se un particolare oggetto si trova in casa, poi restringeremo il campo e chiederemo se si trova in una determinata stanza, poi se si trova vicino a noi, a destra o sinistra, e così via. In questo modo potremo analizzare le oscillazioni del nostro pendolo e definire con chiarezza se la risposta è positiva o negativa.
Questo stesso procedimento potrà essere applicato in futuro per approfondire qualsiasi tipo di domanda.
Come scegliere il pendolo

Quarzi, cristalli e pietre dure
I pendoli fatti di pietre e cristalli sono la scelta più indicata e semplice da utilizzare per chi desidera scoprire questo affascinante strumento.
I cristalli, uno su tutti il Cristallo di Rocca, riescono a sintonizzarsi profondamente con l’energia di chi utilizza il pendolo, instaurando con l’operatore una relazione intima ed empatica. Come già sappiamo, pietre e cristalli possono interagire positivamente con il nostro percorso di crescita e guarigione. Per questo motivo è importante scegliere il cristallo giusto per i nostri intenti e per il lavoro che desideriamo andare a svolgere.
“Come scegliere il cristallo giusto per me” clicca qui per la guida pratica
Un pendolo in Quarzo Rosa, ad esempio, è indicato per la ricerca introspettiva ed emotiva: lo si consiglia per l’indagine su affetti, passioni e sentimenti.
I pendoli in Quarzo Rutilato, Quarzo Citrino e Quarzo Fumé si dice amplifichino la sensibilità dell’operatore, proteggendolo al tempo stesso dalle vibrazioni cui potrebbe trovarsi sottoposto.
L’Ametista, oltre a proteggere l’operatore con la sua energia, dona al pendolo la capacità di incrementare l’ampiezza delle oscillazioni per dare risposte sempre più chiare.
Pietre e cristalli assorbono ogni tipo di energia, è perciò importante ricordarsi di purificare il pendolo dopo il suo utilizzo, in modo che possa scaricare tutte le energie negative accumulate nel tempo.
“5 consigli utili per purificare e ricaricare pietre e cristalli” clicca qui per la guida pratica
Metalli
Il metallo più utilizzato nella produzione di pendoli è sicuramente l’Ottone.
Questo materiale è robusto, molto versatile, non accumula memorie e non richiede particolare cura e manutenzione.
Il pendolo in Ottone viene solitamente placcato in Oro, Argento o Rame per arricchire lo strumento: l’Oro è associato alla luce e la vitalità; l’Argento è connesso alla ricettività e alla sensibilità; il Rame è un eccellente conduttore collegato alle emozioni e alle energie naturali.
La caratteristica più interessante dei pendoli in metallo è che possono presentare una cavità nella quale inserire un «testimone». Il testimone è un aiuto molto importante nella ricerca radioestesica perché permette di sintonizzarsi sull’energia di un particolare oggetto o persona, anche quando non è fisicamente presente.
Il testimone può essere un oggetto, un biglietto scritto, una fotografia, un capello o qualunque altra cosa abbia attinenza con l’obbiettivo della nostra ricerca.
Legno
Il Legno è il materiale più versatile e resistente rispetto ai precendenti ed è utilizzabile in ogni tipo di ricerca radiestesica.
Le oscillazioni del pendolo in legno potrebbero essere meno marcate rispetto a quelle di altri materiali, tuttavia la sua “neutralità” può tornare utile in molte pratiche, evitando l’assorbimento di energie indesiderate.